Francesco Deiana

Archivi autore: Deia

Leoni da tastiera

28 lunedì Gen 2019

Posted by Deia in cianfrusaglie

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Con tutti ‘sti leoni da tastiera
mi pare si sia perso un po’ il giudizio,
ognuno sembra come ad un comizio
che spiega agli altri la verità vera.

E criticano Caio e pure Tizio,
specialmente se con la pelle nera:
“tutti devono andarsene in galera!”
s’affannano togliendosi lo sfizio.

Il fatto è che è soltanto una minaccia
che fanno le persone alla leggera
se non devono metterci la faccia.

Ma senza schermo a fare da barriera,
dei leoni non resta alcuna traccia,
soltanto gatti dentro una lettiera.

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Un mese

29 sabato Dic 2018

Posted by Deia in cianfrusaglie

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Un quarto sarda, un quarto canavese,
lucana, siciliana: torinese.
Ti ho amata fin da subito è palese,
sarai la figlia delle larghe intese.

Ti insegnerò la bici e le discese,
a usare le bacchette al giapponese,
cucinerò per te la milanese
con ketchup, patatine e maionese.

Adesso che hai compiuto appena un mese
Noemi tira su le tue difese
nutrendoti la notte a proprie spese.

Imparerai la vita a più riprese,
ad essere più forte delle offese,
a fare rima col tuo nome Agnese.

Lo sguardo della tigre

12 mercoledì Dic 2018

Posted by Deia in cianfrusaglie

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La notte mi addormenti l’avambraccio
che è diventato ormai una termoculla,
un lento e dondolante catenaccio
che vinci sempre tu per un nonnulla.

I primi tentativi un po’ a casaccio
di farti addormentare nella culla,
lo sguardo della tigre in cui rintraccio
la bimba che sarai e la fanciulla.

Quando ancora non ero genitore
io mi ero fatto tutto degli schemi
che sono naufragati in poche ore.

Eppure non mi pesano i problemi
perché sei come un amplificatore
dell’amore che provo per Noemi.

A volte sono

11 domenica Nov 2018

Posted by Deia in cianfrusaglie

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A volte sono antico, amo il sapere
e l’essere al di là dell’apparenza,
rifletto sulle forme del potere,
perseguo la virtù e la conoscenza.
Condanno finti dei e le chimere
mi muovo verso il bene e la sapienza,
detesto qualsivoglia tirannia
e preferisco la democrazia.

A volte invece sono medioevale,
la fede mi sostiene nel pensiero,
giustifico in maniera razionale
qualunque inconcepibile mistero.
Per me è una condizione naturale
un limite che impone il ministero,
non temo il torto e la contraddizione
perché ad avere torto è la ragione.

A volte sono nel rinascimento,
amante della storia, del latino,
dell’arte, dell’umano, del talento,
del metodo scientifico perfino.
Ho gran fiducia nel ragionamento
e nel progresso inscritto nel destino,
ognuno è autore della propria sorte,
accetto un solo limite: la morte.

A volte son romantico patito
in preda a mille umori ambivalenti,
mi tendo fino all’essere infinito
causandomi infiniti patimenti.
Accolgo nel mio intimo finito
l’universalità dei sentimenti,
non ho riposo né consolazione
e tutto gira attorno a un’emozione.

Infine a volte sono postmoderno
e faccio come fa un camaleonte,
ovvero mi modifico all’interno
secondo le persone che ho di fronte.
Un attimo può diventare eterno,
agisco dentro un labile orizzonte,
rifiuto ogni ricetta di poesia
ma faccio un’eccezione per la mia.

Eppure ho l’impressione di non fare mai abbastanza

04 domenica Nov 2018

Posted by Deia in cianfrusaglie

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Il tempo circolare non contempla la speranza
l’oscurità non è che luce vista in lontananza
l’idea si manifesta superando ogni sembianza
la forma serve solo quando sotto c’è sostanza

il nozionismo origina una subdola arroganza
la conoscenza muore perché troppa è l’ignoranza
la sovrapproduzione rende crisi l’abbondanza
a volte la virtù fa rima con la latitanza

la favola del reddito per la cittadinanza
l’ennesimo pensiero frutto di una dissonanza
avranno anche ragione in fondo son la maggioranza

sui social dei poetucoli proliferano a oltranza
tramuto il mio malessere di fondo in tolleranza
eppure ho l’impressione di non fare mai abbastanza

Theodor Wiesengrund Adorno

03 mercoledì Ott 2018

Posted by Deia in cianfrusaglie

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Tutte le filosofie hanno fallito,
soprattutto però, quella hegeliana
ha irrimediabilmente demolito
la semplice specificità umana.

Con quella loro ignobile e malsana
pretesa dello spirito infinito
hanno suonato l’ultima campana
per l’uomo che è rimasto tramortito.

Non ha fatto nient’altro la cultura
che far crescere la disperazione
e tutto il resto è solo spazzatura.

La tecnica, il sapere e la ragione
sono stati strumenti di tortura
e Auschwitz è stata la dimostrazione.

Han fregato la mia generazione

19 mercoledì Set 2018

Posted by Deia in cianfrusaglie

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Con l’ansia di sentirsi originale
han fregato la mia generazione:
ognuno crede d’essere speciale,
senza merito, né motivazione.

Ci hanno promesso la rivoluzione
senza giungere allo scontro sociale,
senza dover passare mai all’azione,
senza ricambio generazionale.

Vissuti come all’ombra d’un ideale
reclamiamo la nostra posizione,
ma nessuno dovrà farsi del male,
né scendere a nessuna condizione.

Qualcuno ascolta mai quel che propone?
il furbo è diventato intellettuale,
la verità è soltanto un’opinione
e spesso la più stupida e banale.

E ci illudiamo pure sia normale
che sia la nostra giusta punizione:
il vivere un dolore eccezionale,
persuasi di capirne la ragione.

Hürgen Habermas

30 giovedì Ago 2018

Posted by Deia in cianfrusaglie

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Partendo dal Marxismo occidentale,
reinterpretò la critica nel vivo
del dibattito intorno al Capitale
con uno spirito emancipativo.

La vera critica deve essere tale
da colpire nell’essere oggettivo:
la scienza nell’agire strumentale,
la storia in quello comunicativo.

Il sapere si deve liberare
da queste due razionalizzazioni,
dagli interessi del loro operare.

La dialettica e le sue operazioni
devono continuare a criticare
la società e le sue contraddizioni.

Ricerco solo un poco di relax

20 lunedì Ago 2018

Posted by Deia in cianfrusaglie

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La musica di Fedez e J Ax,
la moka di mia nonna da Starbucks,
al flauto dolce preferisco il Sax,
c’è Porto Cervo e il porto di Arbatax.

I libri brutti di Minimum Fax,
un conto è Moccia e un conto Oliver Sacks,
l’I-phon novantamila contro il fax,
la medicina al soldo dei No Vax.

Fascisti diventati fun di Marx,
la Lega che promette la Flat Tax
e il movimento cinque stelle: sucks!

Si fa la guerra in nome della pax,
la scelta ricadrà tra min e max,
ricerco solo un poco di relax.

Paul Karl Feyerabend

14 martedì Ago 2018

Posted by Deia in cianfrusaglie

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Malgrado ci sia sempre una visione
della scienza foriera di certezza,
non esiste una vera fondazione
che possa garantirle sicurezza.

Il pregiudizio ha una nuova fortezza
alle cui porte siede la ragione
e forte della propria robustezza
vige l’unanimità di opinione.

Ma lo scienziato vero ha più un nesso
con la creatività della poesia
che con il fatto scientifico stesso.

Un metodo che vive di anarchia
è l’unico a portare del progresso
a prescinder da cosa questo sia.

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